Il giorno 04/07/06 il Ministro per la Solidarietà Sociale, On. Paolo Ferrero , ha incontrato una delegazione della FISH. Nell'incontro è emersa la necessità di pianificare un cambio di approccio sulla disabilità a partire dai diritti fondamentali ancorati nella Convenzione in fase di elaborazione alle Nazioni Unite. A tal fine è stato convenuto che è necessario proporre la strategia italiana sulla tutela legale delle persone con disabilità non in grado di rappresentarsi da sole, sostanziato nell'amministratore di sostegno.

Per quanto attiene le politiche nazionali finalizzate a promuovere la dignità di ogni persona e la tutela dei diritti fondamentali si è convenuto sulla necessità di adottare il Piano d'Azione del Governo approvato il 28 Luglio 2000 dal Consiglio dei Ministri , raccogliendo l'esigenza di pianificare interventi nei diversi livelli istituzionali. In tal senso è stata valutata positivamente l'esigenza di coordinare le politiche, così come previsto dall'art. 41 della Legge 104/92 e successivamente dalle iniziative in sede comunitaria, attraverso l'istituzione di una forma di coordinamento inter-istituzionale.

Accogliendo con favore l'iniziativa di rifinanziare il Fondo per le Politiche Sociali e di istituire quello sui non autosufficienti, si è convenuto sulla necessità di adoperarsi al fine di concretizzare a livello normativo il percorso di trasformazione dell'accesso a benefici e servizi per le persone con disabilità, centrato su una valutazione dinamica secondo il modello bio-psico-sociale dell'Icf, e sul progetto individuale. In tali contesti, si procederà alla definizione dei livelli essenziali delle prestazioni sociali (in ottemperanza a quanto disposto dalla L.328/2000), ponendo attenzione non solo ai livelli di esigibilità concreta dei servizi, interventi e prestazioni che lì saranno precisati (eventualmente anche in chiave di programmazione pluriennale), ma anche alla definizione degli elementi strutturali del processo di presa in carico globale e continuativa (livello essenziale zero).

Infine è stata valutata l'esigenza di garantire la corretta applicazione del decreto legislativo 130/00 con priorità alle disabilità gravi e gravissime.