Si è tenuto il 14 novembre a Roma, presso l’Università Pontificia Salesiana, il Convegno su: La scienza del comportamento in Italia: per costruire un presente di valore.  
Nel corso delle due sessioni, coordinate rispettivamente da Antonella Costantino, Presidente SINPIA, Società Scientifica di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza, e Luigi Croce, Presidente del Comitato Scientifico ANffAS nazionale, sono state presentate importanti relazioni che definiscono lo stato dell’arte e chiariscono la normativa che regola gli interventi comportamentali nel campo della disabilità.   

ANffAS e ANGSA, le due maggiori associazioni che rappresentano le famiglie con figli con disabilità e disturbi del neurosviluppo, e AssoTABA e SIACSA, le due associazioni che raggruppano i professionisti italiani che erogano interventi basati sull’analisi comportamentale applicata (ABA), hanno stipulato un’importante alleanza. Tale alleanza si esprime in un documento congiunto che riassume gli obiettivi e i percorsi per perseguirli.

Il documento è il frutto del tavolo di lavoro nato due anni fa per iniziativa di Roberto Speziale, presidente ANffAS e di Benedetta Demartis, presidente ANGSA, che ha visto la partecipazione dei più accreditati istituti formativi nel campo dell’analisi del comportamento: IESCUM, Istituto Walden, Università di Parma, Università Kore, Università di Salerno, IRFID, AMICO DI. A tale documento ha dichiarato successivamente di aderire anche il Consorzio Humanitas.

Il tavolo era partito con l’obiettivo di definire uno standard di qualità nella formazione dei professionisti che erogano interventi comportamentali basati sull’analisi del comportamento e le sue applicazioni (ABA). La finalità ultima è garantire alle famiglie dei primari portatori di interesse la trasparenza del processo per identificare i professionisti in grado di erogare questi servizi, contestualizzati in un modello italiano, in adempienza alla normativa vigente nel nostro Paese.

AssoTABA e SIACSA, le due associazioni di professionisti che da tempo hanno istituito un registro di operatori qualificati che raggruppa centinaia di professionisti con specifica formazione, per rispondere a queste esigenze hanno messo in atto un processo di federazione che le vede confluire in una nuova associazione di professionisti, che si ispira alla legge 4 del 2013. Questa nuova associazione istituirà un registro comune delle varie figure professionali coinvolte negli interventi ABA: il primo passo sarà quello di definire i criteri di formazione e di accesso ai registri, secondo le normative vigenti in Italia. L’auspicio è che questi criteri vengano recepiti dai servizi privati e pubblici, sia gestiti direttamente sia tramite strutture accreditate.

Per approfondire leggi l'articolo "Disabilità intellettive, disturbi del neurosviluppo e interventi ABA"