Fonte Inclusion europe - In tutta Europa, le persone rispondono e trovano nuove soluzioni per consentire agli studenti di continuare il loro percorso di apprendimento e sviluppo. Sono quindi da apprezzare tutti coloro che stanno facendo del loro meglio in queste circostanze.

Tuttavia, la situazione attuale amplifica la segregazione in corso e la discriminazione che devono affrontare le persone con disabilità intellettive. La maggior parte dei giovani con disabilità intellettive non è in grado di continuare l'apprendimento e lo sviluppo durante il lockdown causato dall'emergenza del Coronavirus.

Ora più che mai, le scuole e le autorità responsabili devono lavorare per assicurarsi che la discriminazione e l'esclusione degli studenti con disabilità intellettive non raggiungano una situazione disperata o un punto di completo non ritorno. Devono riuscire ad affrontare queste sfide e garantire che i giovani con disabilità intellettive non siano ulteriormente svantaggiati.

Inclusion Europe evidenzia in un breve documento 4 punti per ricordare alle autorità la loro responsabilità nel garantire istruzione adeguata agli studenti con disabilità durante l'emergenza del Coronavirus:

  1. Fare un'analisi della situazione: come i bambini e gli studenti con disabilità intellettive vengono ulteriormente esclusi dall'istruzione dalle misure contro il Coronavirus;
  2. Individuare potenziali soluzioni e suggerimenti che potrebbero migliorare la vita degli studenti con disabilità intellettive e delle loro famiglie;
  3. Diffondere consapevolezza di problemi ed errori: su cosa prestare attenzione ed errori da evitare quando le scuole ricominciano;
  4. Fornire risorse sull'educazione di altre organizzazioni sull'istruzione inclusiva ai tempi del Coronavirus e un sondaggio da completare per genitori, insegnanti e bambini con disabilità intellettive.

Leggi l'analisi dettagliata di ogni argomento trattato nel documento (in lingua inglese): la mancanza di istruzione per i bambini con disabilità intellettive è peggiorata durante l'emergenza Coronavirus