Fonte www.lastampa.it - "Le disposizioni del governo non tengono conto che mantenere le distanze di sicurezza quando ci si prende cura di persone non autosufficienti o con ridotta autonomia è praticamente impossibile", spiega Antonio Massacci, papà di un ragazzo con disabilità grave. L’Anffas, associazione dei familiari di persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo, richiama l’attenzione ell’esecutivo e delle regioni sul vuoto determinato dalla pandemia nell’assistenza delle persone con disabilità complessie 

"Il governo ha demandando alle Regioni la decisione sulla chiusura o apertura delle strutture specializzate lasciando facoltà agli enti gestori di decidere autonomamente- avverte Massacci -. Ciò ha determinato una realtà a macchia di leopardo sul territorio nazionale". Alla difficoltà di garantire terapie e assistenza durante il lockdown, si è aggiunta l’urgenza di soccorrere le persone con disabilità contagiate dal coronavirus durante i ricoveri ospedalieri o nella loro vita quotidiana all’esterno dei centri"

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