Fonte www.superabile.it - Prima del Covid-19 una scatola di 100 guanti sanitari costava circa 1,80 euro, adesso ben 8 euro. È solo una delle tante voci di spesa schizzate verso l'alto nei bilanci di Rsa e comunità residenziali. È quanto sostengono le associazioni rappresentative di circa 700 case di riposo della Lombardia (AGeSpi, Aiop, Aci Welfare, Anaste, Anffas, Arlea, Uneba) che lanciano l'allarme: mancano i fondi per offrire cura e assistenza agli ospiti. Il settore delle Rsa lombarde ha circa 70 mila posti letto. "La maggior parte di questi enti sono fondazioni onlus o cooperative sociali - dice Marco Degani, presidente di Uneba Lombardia - La chiusura dei servizi ha portato quest’anno una perdita economica di sistema di circa 200 milioni di euro". Con l'emergenza Covid e il contingentamento dei nuovi ricoveri, quest'anno infatti in Lombardia ci saranno circa 2 milioni di giornate in meno di posti letto occupati.

Meno ricoveri significa meno ricavi. A questo si aggiunge l'aumento costi nella gestione. Con la Regione Lombardia "è in corso un dialogo e ci sono state fatte molte promesse - afferma Valeria Negrini, presidente di AciWelfare - . Quello che chiediamo è di essere riconosciuti per il ruolo che svolgiamo. Il welfare si basa in buona parte sul nostro lavoro, con i servizi che offriamo in modo capillare su tutto il territorio". Una prima pezza per coprire almeno in parte il buco di 200 milioni di euro potrebbe arrivare dagli 80 milioni di euro che la Regione ha già stanziato per i ricoveri nelle Rsa ma che non pagherà proprio perché molti posti letto rimarranno vuoti. "Proprio per il ruolo che stanno svolgendo le Rsa nel fronteggiare il Covid-19, dovrebbero essere comunque riconosciuti e versati agli enti gestori", sottolinea Degani.

Gli enti gestori chiedono inoltre che siano riviste le tariffe che la Regione paga alle Rsa. Le rette di un posto letto sono composte da una quota socio sanitaria versata dalla Regione (attualmente pari a circa il 40%) e da una quota alberghiera a carico dell'utente. "Sono 11 anni che in Lombardia non viene messo un euro in più sulla quota socio sanitaria delle rette" sottolinea Degani. Dalla Rsa è in corso inoltre una fuga del personale infermieristico e medico. "Gli ospedali possono contare su risorse pubbliche maggiori, mentre noi non riusciamo a premiare la professionalità dei nostri operatori", conclude Valeria Negrini.