Fonte www.disabili.com - Come segnalato dalle famiglie di persone con disabilità, la procedura per il tampone può essere una pratica non solo fastidiosa ma mal tollerata, se non dolorosa e a tratti impossibile, quando viene somministrata a persone con autismo, deficit intellettivi, o comunque non collaboranti. Per venire incontro a questa esigenza, è stato attivato presso il Padiglione Malpighi dell’Azienda Ospedaliera San Camillo-Forlanini di Roma un servizio tamponi per persone con disabilità.

UN SERVIZIO DEDICATO
Dalle ore 14 alle ore 19 del lunedì, mercoledì e venerdì, per le persone con disabilità intellettiva, autismo, ed in generale non collaboranti, sarà possibile, previa prenotazione, fare il test per Covid-19 (sia antigenico che molecolare), con ricetta medica de materializzata, presso il Padiglione Malpighi dell’Azienda Ospedaliera San Camillo-Forlanini.

IL PROGETTO TOBIA
L’importante servizio si inserisce nel più ampio Progetto TOBIA (Team Operativo Bisogni Individuali Assistenziali), che dà alle persone con disabilità intellettiva o relazionale l’opportunità di accedere alle procedure diagnostiche utili e necessarie a prevenire e curare patologie non direttamente legate alla loro malattia principale. Il progetto, avviato su iniziativa della Direzione strategica, per la presa in carico di pazienti difficili per i quali i bisogni clinici-assistenziali devono essere affrontati insieme a una adeguata organizzazione, che preveda l’intervento congiunto di diverse specialità e figure professionali, oltre che il progressivo coinvolgimento di associazioni di settore e del volontariato, per l’accompagnamento dei pazienti.

COME ACCEDERE
La segnalazione dei casi al servizio avviene attraverso un “call center” che si occuperà anche delle prenotazioni per i tamponi.
I numeri da chiamare sono: 06/58706099 – 346/2337741. È possibile inviare anche un messaggio WhatsApp (scritto o vocale) cui il team risponde entro le 24 ore successive. Gli operatori del team Tobia si occupano di costruire il percorso di cura personalizzato coinvolgendo i diversi servizi e operatori, e comunicando al paziente o ai famigliari le tappe delle prestazioni e chi sarà il caregiver che si prenderà cura di loro, sarà poi cura dello stesso team acquisire i referti degli esami eseguiti e trasmetterli all’utente.

Per approfondire:

Il progetto TOBIA

Per info:

www.scamilloforlanini.rm.it