Fonte www.superando.it - «Denunciamo nuovamente l’inadempienza e l’indifferenza dell’USL Toscana Centro nell’erogazione dei fondi di sostegno per la chiusura del periodo di lockdown da marzo a giugno. A quasi un anno, infatti, dalla prima drammatica ondata pandemica, tale USL non ha ancora inteso ottemperare a precise disposizioni governative e regionali, determinando un ulteriore aggravamento della situazione economica dei Centri, dopo l’ultima denuncia pubblica. A ciò si aggiunga anche il mancato rinnovo degli Accordi relativi alle prestazioni riabilitative per le persone con disabilità grave e gravissima che a noi fanno riferimento, con la susseguente incertezza per il futuro più prossimo». Lo hanno scritto in una lettera-appello rivolta al Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, i Centri di Riabilitazione per la disabilità neuropsichica intellettiva e relazionale grave e gravissima dell’area fiorentina USL Centro, a firma dei rispettivi Presidenti, tornando a denunciare una situazione che si protrae ormai da tempo, come già segnalato anche qui.

«Come è noto – prosegue il documento -, i Centri di Riabilitazione erogano prestazioni in favore di persone con disabilità neuropsichica intellettiva e relazionale, svolgendo quotidianamente un’opera difficile ed impegnativa, e non solo dando risposte fondamentali alle loro necessità di cura e presa in carico, ma anche alleviando il carico di tantissime famiglie. Durante il periodo di lockdown, i Centri, nonostante la chiusura disposta dal Governo e dalla Regione con due provvedimenti concorrenti, hanno continuato a prestare la loro opera di sostegno, per quanto hanno potuto, andando al domicilio delle famiglie o laddove possibile effettuando trattamenti a distanza. La mancata erogazione dei sostegni già previsti dai provvedimenti statali e regionali riguarda il periodo di chiusura totale, come detto, ma ora la situazione si è ancora di più aggravata, perché anche dopo la riapertura del mese di giugno dello scorso anno, a causa soprattutto della seconda ondata, si è avuto un calo considerevole nella frequenza delle persone con disabilità, con un’ulteriore grave difficoltà economica. La USL Toscana Centro è completamente disinteressata a ciò e continua a negare l’erogazione di tutti i fondi di sostegno, mettendo avanti cavilli burocratici del tutto inconsistenti e illegittimi sul piano amministrativo, continuando ad escludere alcune spese indubbiamente incomprimibili e di mantenimento in vita, quali il costo del personale e gli affitti, che però sono state e sono il costo maggiore sostenuto dai Centri».

«È evidente – conclude il messaggio al Presidente della Regione Toscana – che l’USL intenda cogliere l’occasione per risparmiare risorse per i propri bilanci. Da parte nostra, quindi, chiediamo a viva voce un intervento chiaro e risolutivo del Presidente Giani presso il Direttore Generale dell’USL stessa, per porre fine a tale inadempienza, rispetto ai provvedimenti regionali, affinché i Centri possano ottenere i dovuti sostegni economici per i tantissimi danni patiti sia per la chiusura nel periodo della prima ondata epidemica, ma anche per i medesimi danni subiti dopo la riapertura. Noi non ci fermeremo con la nostra azione, se l’USL persisterà nel suo atteggiamento di chiusura, con la profonda, convinta e antica consapevolezza che la cura e il sostegno alle persone con disabilità più gravi e deboli e spesso meno tutelate costituiscano il segno del livello di civiltà di una comunità sociale».