Fonte www.vita.it - In Lombardia 16,6 minori su 100 vivono in povertà relativa: un po’ meglio della media nazionale (3,8 punti in meno), ma il dato è superiore rispetto a Piemonte (16,1%), Veneto (13,1%) ed Emilia- Romagna (15,9%) e soprattutto è in aumento di 2,6 punti rispetto al precedente Rapporto del 2018. E se bambini e ragazzi lombardi si collocano sopra la media nazionale anche per quanro riguarda la lettura (58,6%, quota superiore di 6,7 punti rispetto alla media nazionale) o la pratica dello sport (70,2%, superiore di 10,4 punti rispetto alla media nazionale e in aumento rispetto al precedente Rapporto), ecco che i minorenni che vivono in situazioni di sovraffollamento abitativo sono il 45,7% ben 4 punti sopra la media nazionale.

In Lombardia i fondi del PON scuola pro-capite per popolazione 0-17 ammontano a 68,25 euro, nettamente inferiore rispetto alla media nazionale di 170,16 euro. In Lombardia l’80,5% dei Comuni è coperto da servizi socioeducativi per la prima infanzia, un dato superiore di 20,4 punti rispetto alla media nazionale. La percentuale di alunni della scuola primaria che usufruiscono del servizio mensa è dell’80,4%, anche qui superiore di 24,1 punti rispetto alla media nazionale. La percentuale di classi senza tempo pieno è del 48,19%, inferiore quindi rispetto alla media nazionale del 70,47%. La percentuale di persone di 18-24 anni che hanno conseguito la sola licenza media e non sono inseriti in un programma di formazione (Early School Leaver) è del 11,9% (media italiana 13,1%).

Passando all’ambiente, e specificatamente alla qualità dell’aria urbana, i livelli di esposizioni della popolazione urbana all’inquinamento atmosferico da particolato PM 2,5 superiore a 10 mcg/m3 è del 97%, superiore di 15,1 rispetto al dato nazionale pari a 81,9%. Infine, la disponibilità di verde urbano è di 27,4, inferiore del 6,4 rispetto alla media nazionale del 33,8.

I dati regione per regione raccontano un Paese che non offre le medesime opportunità a tutte le persone di minore età. Verrà presentato domani a Milano il focus lombardo del Rapporto CRC “I diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia – I dati regione per regione”. È una vera e propria “lotteria geografica” quella che condiziona il destino e l’attuazione dei diritti dei quasi dieci milioni (9.287.462) di persone di minore età che vivono in Italia: sempre più evidenti le forti diseguaglianze sociali, economiche e culturali che caratterizzano i vari territori. Il Gruppo di Lavoro per la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (Gruppo CRC), composto da 100 soggetti del Terzo Settore che da tempo si occupano attivamente della promozione e tutela dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza ed è coordinato da Save the Children Italia, ha pubblicato in occasione del 20 novembre la seconda edizione del Rapporto “I dati regione per regione 2021”, per favorire il dialogo tra i territori, fornendo utili materiali di confronto, anche attraverso l’organizzazione di incontri regionali.

I dati regionali della Lombardia verranno presentati a analizzati nel pomeriggio di martedì 22 febbraio in un webinar che vedrà la partecipazione dell'assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari Opportunità di Regione Lombardia, Alessandra Locatelli; di Riccardo Bettiga, Garante regionale infanzia e adolescenza, di Guido Agostoni, Presidente Dipartimento Welfare Immigrazione, Sanità, Disabilità, Politiche
Abitative, Pari Opportunità, di ANCI LOMBARDIA e delle presidenti dei Tribunali per i minorenni di Milano e di Brescia, rispettivamente Maria Carla Gatto e Cristina Maggia. L'appuntamento sarà trasmesso in streaming a questo link, sulla piattaforma Zoom, dalle 16 alle 18,30.