Fonte www.redattoresociale.it - Non solo insulti e umiliazioni, ma percosse e addirittura bottigliate: sono i “maltrattamenti pluriaggravati” che hanno portato agli arresti domiciliari un'insegnante di sostegno e un'assistente, al termine di indagini condotte dai carabinieri di Macerata e Tolentino. Vittima la ragazza coon autismo che era stata loro affidata e di cui avrebbero dovuto favorire l'inclusione. Ma d'inclusione, non c'era traccia, dal momento che l'alunna, anziché stare con i propri compagni in classe, veniva regolarmente condotta in un'altra stanza, dove restava sola con la docente di sostegno e l'assistente e da queste non solo trascurata, ma spesso maltrattata, come hanno rivelato le intercettazioni e le indagini, scattate dopo la segnalazione arrivata ai carabinieri da un'insegnate e la dirigenza della scuola.

Un episodio che fa indignare tutti e che tocca particolarmente chi ogni giorno lavora al fianco di questi ragazzi. Come Evelina Chiocca, presidente del Ciis (Coordinamento italiano insegnanti di sostegno), al quale Redattore Sociale ha chiesto di commentare la vicenda.

Notizie come queste disorientano e sorprendono sempre: comportamenti gravissimi e non accettabili, quelli riportati dai giornali, che non dovrebbero proprio verificarsi nelle nostre scuole, luoghi deputati all’educazione, alla formazione, allo sviluppo di una cultura del rispetto, dell’accoglienza e della condivisione. Niente dunque giustifica quanto descritto in quell’articolo, proprio nulla. Ma una precisazione va fatta: l'alunna è stata affidata a tutti i docenti della classe, non a qualcuno in particolare. Quindi tutti sono responsabili dell’alunna”.

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