È stato presentato mercoledì 23 novembre, in occasione delle celebrazioni per Giornata Internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, presso la sede di Save the Children, “L’agenda per l’infanzia e l’adolescenza”, un documento che evidenzia nuovamente la necessità e l’urgenza di attuare alcune importanti misure relative all'infanzia e all'adolescenza, misure che il Gruppo CRC monitora con attenzione attraverso i propri Rapporti CRC e che auspica possano entrare pienamente nell’agenda politica del nuovo Governo, a cui si chiede l’implementazione di politiche efficaci, basate su valori ormai condivisi sull’infanzia e adolescenza, affinché tutte le persone di minore età che crescono nel nostro Paese abbiano le stesse opportunità educative.

Anffas è da anni parte del Gruppo CRC e da sempre opera per il rispetto e la tutela dei diritti dei minori con disabilità. Oltre a collaborare alla realizzazione annuale del Rapporto CRC, il Rapporto di monitoraggio dell’attuazione della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (CRC) in Italia e dei suoi Protocolli Opzionali, Anffas ha dato il suo contributo anche per questa nuova importante pubblicazione con dei focus specifici sulla partecipazione dei minori ai processi decisionali e sul grave problema della mancanza dei dati. In particolare, per ciò che concerne la partcipazione, Anffas ha evidenziato come il diritto alla partecipazione e all’ascolto sia un diritto di tutti i minorenni, anche di quelli con disabilità, mentre troppo spesso, erroneamente, questi ultimi vengano ritenuti impossibilitati ad esprimere opinioni e preferenze, specie quando si tratta di minori con disabilità intellettive o disturbi del neurosviluppo. Sottolineata in tal senso anche l'importanza della partecipazione e del ruolo degli studenti con disabilità anche nella co-costruzione del proprio Pei (Piano educativo individualizzato).

Per quanto riguarda la mancanza dei dati, il documento del Gruppo CRC ha evidenziato come questo problema permanga ormai da anni - nonostante la raccomandazione rivolta all'Italia dal Comitato Onu già nel 2011 relativamente all’assenza di dati quantitativi e qualitativi sui bambini con disabilità, in particolare per la fascia 0-5 anni - e come gli unici dati affidabili siano solo quelli raccolti all’ingresso nel sistema scolastico obbligatorio. Inoltre, il fatto che Istat quantifichi la presenza di alunni con disabilità al 2,4% nella scuola dell’infanzia statale e al 4,4% nella primaria, fa ipotizzare un “sommerso” fra i bambini più piccoli.

In relazione a questo, Anffas ha sottolineato come non conoscere quanti siano, dove e come vivano le persone di minore età con disabilità renda estremamente difficoltoso rispondere ai loro bisogni di salute e promuovere processi inclusivi auspicando che il "Registro sulle Disabilità" a cui sta lavorando l'Istat (registro che basa sull’integrazione di dati di natura statistica e amministrativa, in particolare il Casellario Certificazioni dell’Inps) riesca a porre fine a questo pericoloso vuoto attenzionando con cura la fascia 0-5. 

Il documento in questione è disponibile cliccando qui

Precedentemente a questa pubblicazione, Anffas ha collaborato anche alla realizzazione dell'Atlante dell’Infanzia a rischio - appuntamento di Save the Children che annualmente si prefigge di indagare sulla condizione dei bambini, bambine e adolescenti più vulnerabili che vivono nel nostro Paese - con un importante approfondimento sui minori con disabilità attraverso le parole di Roberto Speziale, presidente nazionale Anffas, che ha parlato di numerosi temi fondamentali per i minori con disabilità, in particolare intellettive e con disturbi del neurosviluppo, e per le loro famiglie, prima tra cui la diagnosi precoce e la presa in carico tempestiva, l'inclusione scolastica ed il PEI, il "dopo di noi, durante noi", il ruolo dei fratelli e delle sorelle dei bambini/adolescenti con disabilità, il S.A.I. (lo Sportello Accoglienza e Informazione che fornisce gratuitamente informazioni, suggerimenti e consulenza su tutti i principali argomenti di interesse per la disabilità), le tante lacune nelle informazioni che rendono difficile un concreto mainstreaming delle politiche e degli interventi sui diritti dei minorenni con disabilità.

Insomma un intervento a 360° con alcuni focus dedicati alla definizione di disabilità intellettive (box "Disabilità intellettive e disturbi dello spettro autistico, cosa sono?", pag. 210 del documento) e al nuovo PEI (box "Il nuovo Piano Educativo Individuale", pag.214 del documento). In particolare per quanto riguarda il PEI, il presidente ha dichiarato sulla pagine del documento: "Nell’ambito della riforma della scuola ha visto la luce il nuovo modello PEI. Mentre finora veniva fatto senza effettuare una effettiva valutazione individuale, ora invece entra in campo la valutazione multidisciplinare e viene introdotto il nuovo profilo di funzionamento che diventa predittivo dei sostegni alla didattica. Si taglia un abito su misura che accompagna la persona in tutto il percorso scolastico. Tutto il sistema viene riordinato affinché non sia il bambino ad adattarsi al contesto, ma il contesto al bambino perché possa esprimere la sua potenzialità. Il nuovo modello muove i suoi primi passi, non sprechiamo anche questa occasione. Nel passato abbiamo visto grandi leggi perse nel nulla, non facciamo lo stesso errore”.

Il documento è disponibile cliccando qui