Nessuno si salva da solo, ma Anffas non lascia indietro nessuno!”: è stato questo il leitmotiv della due giorni organizzata a Roma da Anffas Nazionale, in collaborazione con il Consorzio “La Rosa Blu”, che si è conclusa questo pomeriggio e che ha avuto come obiettivo quello di avviare un percorso di confronto e condivisione dedicato alle gestioni Anffas e alle annesse criticità.

 

Un evento che ha visto la partecipazione di esperti ed esponenti del mondo associativo e della compagine “gestionale” e che, attraverso la testimonianza diretta e le esperienze maturate dalle realtà locali di Anffas Trentino (Paolo Girardi), Anffas Sardegna (Gianluca Carbone), Fondazione Renato Piatti (Franco Radaelli), Anffas Massa Carrara (Giuseppe Mussi), Anffas Milano (Umberto Zandrini) e Consorzio SiR (Salvatore Semeraro), ha permesso di affrontare alcuni dei principali nodi critici e delle sfide che l’intera Rete dovrà affrontare nei prossimi anni.

 

Sul tema è intervenuto anche Roberto Speziale, Presidente Nazionale Anffas, che ha dichiarato: "I nostri servizi, diritti e sostegni sono a rischio e nessuna delle nostre gestioni può dormire sonni tranquilli. L’evento di questi due giorni è stato utile alla pianificazione di una risposta congiunta e consapevole perché, nonostante le crescenti criticità, la nostra associazione non verrà meno ai suoi standard di qualità nell'erogazione dei servizi e continuerà a garantire un supporto concreto e qualificato alle persone con disabilità e alle loro famiglie, grazie all'impegno e alla professionalità dei nostri collaboratori".

 

“Da questa partita però non ci si salva da soli, è un problema che riguarda Anffas tutta. La componente "gestionale", da sola, non ha futuro o speranza... sono le associazioni che vanno rafforzate e che si devono fare carico di presidiare il territorio ed aiutare gli enti gestori, ad esempio, nel rafforzare la credibilità nelle interlocuzioni con le istituzioni. Si tratta di un rapporto osmotico: Anffas senza i familiari non è Anffas, ma senza servizi non si possono garantire diritti!”

 

Di analogo rilievo sono stati gli interventi dell’Avv. Paolo Amato, dedicato ai profili giuridici inerenti alla concessione di servizi pubblici, di Paolo D’Angelo, componente del Comitato Tecnico su CQA, focalizzato sull’importanza assunta dal Codice di Qualità e Autocontrollo di Anffas nel monitoraggio dell’operato dell’intera Rete nel rispetto dei valori e della mission di Anffas, e dell’Avv. Corinne Ceraolo Spurio, componente del Centro Studi Giuridici e Sociali di Anffas Nazionale, sul Progetto di Vita alla luce delle novità introdotte dal recente D.lgs. n. 62/2024, nell’ambito della più ampia Riforma in materia di disabilità. Così come fondamentale nell’ambito del tema oggetto dell’evento è stata l’esposizione di Angelo Nuzzo, Giovanni Daverio e Marco Bollani sullo stato di avanzamento della Ricerca/Azione utile alla riconversione in chiave inclusiva dei servizi residenziali, semi-residenziali e dell’abitare, curata da Anffas Lombardia.

 

L'evento è stata anche l'occasione per un aggiornamento, a cura di Giandario Storace e Antonio Caserta, rispettivamente Presidente e Direttore generale del Consorzio “La Rosa Blu”, e Luciano Enderle, componente della Giunta Esecutiva di Anffas Nazionale, rispetto alle trattative di questi ultimi mesi con le parti sindacali che hanno portato lo scorso 20 maggio alla sottoscrizione e al rinnovo del CCNL Anffas.

 

Sul tema il Presidente Speziale ha aggiunto: "Il rinnovo del contratto di lavoro è un segno tangibile della volontà dell'associazione di investire nel futuro e, nonostante la complessità e le conseguenze sulla sostenibilità economica del sistema, di garantire ai quasi 6.000 operatori che operano in Anffas condizioni economiche e normative adeguate che ne migliorino la qualità di vita."

 

Le due giornate di confronto e condivisione hanno fatto emergere chiaramente che, pur necessitando di supporto, gli enti gestori aderenti alla Rete Anffas devono adottare una prospettiva dinamica di rinnovamento e cambiamento, affrontando le nuove sfide e interpretandole attraverso uno standard associativo comune che valorizzi il marchio.

 

Non siamo all'anno zero: abbiamo individuato i paradigmi di riferimento e riconosciuto di avere una solida base tecnico-professionale capace di orientare e sostenere la Rete. Questo ci dà motivo di essere fiduciosi nelle nostre capacità di affrontare le complesse sfide future e di guardare avanti con maggiore positività. Tuttavia, non possiamo ignorare che operiamo in un contesto di grande complessità, dove la sostenibilità delle gestioni e la necessità di reperire risorse per il rinnovo contrattuale diventano temi cruciali e che, sebbene esistano iniziative a livello nazionale, la partita si gioca anche e soprattutto a livello territoriale.”

 

“Pertanto, è imperativo dotarsi di un piano strategico condiviso, partecipato e costruito insieme, che, oltre ad identificare soluzioni adeguate, possa prefigurare in modo completo l’Anffas che desideriamo per il 2030.” Conclude così il Presidente Speziale, ringraziando i relatori e i partecipanti presenti all’evento e rivolgendo un riconoscimento sentito a Maria Villa Allegri, componente della Cabina di regia politica di Anffas Nazionale e Vicepresidente di Anffas Lombardia, per la spinta nell’organizzazione dell’iniziativa.