approvatoApprovata una risoluzione

Fonte www.superabile.it - Assicurare la "corretta attuazione e la concreta esigibilità delle prestazioni sanitarie e delle cure socio-sanitarie, previste dai Lea". E' l'obiettivo che il governo viene impegnato a perseguire in una risoluzione approvata all'unanimità nei giorni scorsi in Commissione Affari sociali della Camera, dopo che lo stesso sottosegretario al Welfare, Cecilia Guerra, aveva in merito espresso parere positivo.

Il test, presentato dal deputato Mimmo Lucà (Pd) richiama il testo della petizione di Maria Grazia Bred a e chiede interventi per assicurare le risorse necessarie per l'attuazione dei livelli essenziali di assistenza sanitaria e socio-sanitaria per le persone non autosufficienti. Il testo della risoluzione ricorda che la petizione da cui essa stessa prende forma era stata sottoscritta da oltre 16mila cittadini e sottolinea l'importanza di "assicurare la tutela sanitaria e socio-assistenziale dei cittadini con handicap invalidanti, degli anziani malati cronici non autosufficienti, dei soggetti colpiti dal morbo di Alzheimer o da altre forme di demenza senile, nonché dei pazienti psichiatrici, ai sensi del DPCM l'articolo 54 della legge 289 del 2002".

Vi si legge che "l'attuazione dei Lea è alquanto carente in molte zone del nostro Paese, sia per ragioni di ordine finanziario, sia perché è ancora estesa la concezione che considera l'inguaribilità sinonimo di incurabilità" e si afferma che " mentre è effettivo e riconosciuto il diritto alle cure sanitarie e sociosanitarie residenziali, le erogazioni per le assistenze domiciliari restano sovente un intervento deciso discrezionalmente dalle Asl e dai Comuni".

Sullo sfondo, la considerazione che "la sensibile riduzione delle risorse finanziarie disponibili nell'ambito dei Fondi relativi al finanziamento delle politiche sociali, non potrà che aggravare la situazione". Tutto ciò premesso, la risoluzione "impegna il governo ad assumere le iniziative necessarie per assicurare la corretta attuazione e la concreta esigibilità delle prestazioni sanitarie e delle cure socio-sanitarie, previste dai Lea, alle persone con handicap invalidanti, agli anziani malati cronici non autosufficienti, ai soggetti colpiti dal morbo di Alzheimer o da altre forme neurodegenerative e di demenza senile e ai pazienti psichiatrici, assicurando loro l'erogazione delle prestazioni domiciliari, semiresidenziali e residenziali, ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 29 novembre 2001, concernente i livelli essenziali di assistenza".

Inoltre, il testo impegna il governo anche a "portare avanti con sollecitudine il lavoro preparatorio volto all'adozione del Piano nazionale per la non autosufficienza, che deve prevedere l'adeguata integrazione fra l'intervento sociale e quello sanitario, in una prospettiva di miglioramento della qualità della vita di anziani e disabili".

A nome del governo, il sottosegretario al Welfare Cecilia Guerra ha affermato di ritenere che gli impegni posti dalla relazione presentata dal relatore potessero essere accolti, mentre il sottosegretario alla Salute Adelfio Elio Cardinale ha espresso parere favorevole sulla risoluzione formulata dal relatore precisando tuttavia che l'impegno rivolto al governo concernente l'adozione delle iniziative, anche di natura finanziaria, necessarie ad assicurare la corretta attuazione e la concreta esigibilità delle prestazioni sanitarie previste dai Lea alle persone non autosufficienti debba intendersi limitato dalle effettive disponibilità finanziarie.

Per approfondire

Leggi l'articolo di Quotidiano Sanità "Balduzzi: entro l'estate i nuovi LEA. Probabili tagli alla diagnostica strumentale"

19 luglio 2012