euro2Le Regioni, il 24 luglio 2012, avevano negato l'intesa

Fonte www.regioni.it - La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del 10 gennaio del Decreto relativo alla ripartizione delle risorse afferenti al Fondo nazionale per le politiche sociali per l'anno 2012, rende evidente la conseguenza dei diversi interventi delle manovre finanziarie sulle risorse destinate a questo settore.

Tali fondi ammontano infatti per il 2012 ad euro 42.908.611,00 e sono ripartite dal provvedimento secondo il seguente schema per gli importi indicati:

1. Somme destinate alle Regioni: € 10.680.362,13;

2. Quota riferita alle Province autonome di Trento e Bolzano: € 180.286,77;

3. Somme attribuite al Ministero del lavoro e delle politiche sociali: € 32.033.310,00

Questo spiega perché nella seduta del 25 luglio 2012 della Conferenza Unificata , le Regioni non hanno dato la loro intesa ( Repertorio atti n. 94/CU del 25/07/2012) ed hanno approvato un documento, consegnato al Governo con cui "nel prendere atto della consistenza del Fondo Nazionale Politiche Sociali per il 2012 pari a 10,8 milioni di euro, a fronte di un accantonamento tre volte superiore (32,8 ml.) per le spese ministeriali "giudicate indifferibili", intende porre all'attenzione del Governo il futuro delle Politiche Sociali".

Nel documento si sottolinea che si "assiste dal 2009 ad un pesante depauperamento dei Fondi "strutturali" di carattere sociale da assegnare alle Regioni: dal FNPS (sceso dal 2009 ad oggi da circa 550 milioni a 10 milioni), al Servizio Civile ridotto di oltre il 70%. Tutto ciò è dovuto sia a minori disponibilità, che ai ripetuti tagli lineari (operati anche verso Regioni e Comuni), dalle diverse manovre finanziarie, poste in essere per la grave situazione economica in cui versa il Paese".

Non solo: "in questo contesto, si assiste dal 2010 a micro finanziamenti scelti dal Governo, (…) senza che gli stessi siano inquadrati in organici interventi sulle Politiche Sociali a favore della famiglia e dei cittadini.

7 febbraio 2013