Fonte www.nonprofitonline.it - Il volontariato è un solido pilastro del welfare del Paese, partecipa diffusamente ai governi dei territori locali, anche se ha poca fiducia nella politica nazionale da cui si sente poco considerato. Ed è vivo e capace di rigenerarsi, tanto che il 72,3% delle organizzazioni ha meno di 26 anni e il 42% è nato dopo il 1995.

È un quadro incoraggiante anche se non privo di criticità quello che emerge dalla ricerca promossa dalla Fondazione Volontariato e Partecipazione (Fvp) e dal Centro Nazionale per il Volontariato (Cnv) e presentata a Lucca nella giornata inaugurale del Festival del Volontariato, che si è chiuso domenica 14 aprile. La ricerca fa il punto sui tratti salienti del volontariato. È stata svolta su un campione rappresentativo per aree geografiche e settore di interesse di 1901 associazioni estratte dall'universo di tutte le associazioni iscritte ai registri regionali/provinciali.

In occasione del Festival il Cnv e la Fvp hanno diffuso alcuni dati sulle tendenze e i cambiamenti in atti nelle OdV italiane. Dai dati raccolti risulta che quasi i due terzi del campione (1.210 pari al 64,3% dei 1.883 rispondenti alla domanda) risulta fondato tra il 1987 e il 2006. Aggiungendo a queste le 151 (8,0%) di istituzione più recente (dal 2007 ad oggi) se ne deduce che una quota pari al 72,3% delle OdV i

ntervistate ha meno di 26 anni, mentre il 5,6% ne ha più di 50 (45 delle quali, pari al 2,4% del totale superano il secolo di vita).

Il volontariato organizzato italiano si conferma dunque un fenomeno sociale che ha avuto il suo punto di emersione nella seconda metà degli anni '70 e che si muove e struttura in epoca di modernità avanzata, in concomitanza con i cambiamenti che caratterizzano le società contemporanee. Ma la sua capacità auto-generativa non sembra arrestarsi nemmeno negli anni più recenti. Oltre 4 OdV su 10 (42,6%) infatti sono state fondate dopo il 1995. Hanno cioè, a fine 2011, non più di 16 anni di vita. Più dell'81% di esse sono nate dall'iniziativa spontanea di un gruppo di persone.

In attesa dei risultati dell'indagine censuaria Istat sul non-profit, attualmente in corso, i ricercatori ipotizzano che il volontariato organizzato italiano è stato caratterizzato negli ultimi 15 anni da un'elevata capacità auto-generativa che determina oggi una relativa, ma significativa "giovinezza" anagrafica delle OdV italiane.

Un ulteriore fuoco di indagine è relativo ai rapporti tra singole OdV e federazioni associative nazionali. Il campione risulta nel complesso ripartito in due parti pressoché uguali tra le OdV affiliate e le non affiliate a federazioni nazionali. Le OdV federate ricevono in misura considerevole informazioni e consulenze (per circa il 70% delle OdV federate) e formazione interna (per quasi il 60% delle OdV federate) dalla federazione di appartenenza. In misura minore, eppure significativa (quasi la metà), le OdV federate ricevono un supporto in termini di materiali promozionali. In definitiva, ad una prima analisi, quando l'OdV è federata, questa fruisce spesso, dalla federazione, di servizi che incidono significativamente sull'operatività dell'OdV. La circostanza dell'affiliazione a una federazione nazionale ha dunque anche una componente strumentale oltre a quella identitaria.

Dai dati raccolti, inoltre, i rapporti con gli enti pubblici locali sembrano un tratto distintivo dell'operatività del volontariato organizzato italiano. Due organizzazioni su tre dichiarano di avere avuto nell'ultimo anno rapporti significativi con un Comune o una Comunità Montana, mentre molto meno frequenti sono i rapporti di rilievo con Provincia, Regione e altri enti pubblici. In un'Italia segnata dalla diffusa critica al "sistema" dei partiti è anche da segnalare che 4 OdV su 10, nell'ultimo anno, sostengono di avere collaborato con partiti e sindacati in modo giudicato significativo.

L'indagine ha poi ercato di collocare il ruolo delle OdV nelle Convenzioni per la gestione di progetti e servizi ed è emerso che circa il 45% delle OdV del campione ha avuto nell'ultimo anno Convenzioni con Enti Pubblici. Si tratta in termini assoluti di 860 OdV sulle 1.901 intervistate. Fra i settori che più si dotano, per la propria attività, di Convenzioni con Enti Pubblici ci sono nell'ordine le OdV della Protezione civile, dei Beni ambientali e del settore Sanitario.

Infine, in tema di politica la ricerca di Fvp e Cnv mette in luce, in particolare, un'assenza di mobilitazione politica non convenzionale delle OdV, vale a dire: l'uso di un mass-media per esercitare rivendicazioni pubbliche, la partecipazione a raccolta di firme, a mobilitazioni online, a campagne di protesta, pressione su soggetti detentori di potere, ospitare soggetti politici all'interno di propria manifestazione. A questo si aggiunge un giudizio piuttosto articolato sul trattamento del volontariato da parte della politica. I Presidenti che esprimono soddisfazione verso le politiche locali dell'ultimo anno (si tratta del 2011) sono il 46% mentre coloro che si ritengono soddisfatti della politica nazionale per il volontariato dell'ultimo anno scendono al 17% dei Presidenti.

Il volontariato insomma è insoddisfatto della politica. Otto presidenti di associazioni su dieci non sono contenti delle politiche nazionali attuate nell'ultimo anno nel campo del volontariato, mentre il 54% non è soddisfatto neppure delle politiche attuate dalle amministrazioni locali .

Sulla soddisfazione per le politiche locali pesa comunque la variabile territoriale. I presidenti delle associazioni operanti nelle regioni del Nord-Ovest e del Nord-Est mostrano livelli di soddisfazione più alti (superiori al 50 per cento) mentre di contro il tasso di fiducia per la politica locale crolla al Sud al di sotto del 30 per cento. Altrettanto non si può dire circa la soddisfazione per le politiche nazionali che invece trovano insoddisfatti, pur con qualche variazione (che privilegia ancora il Nord Ovest ma non il Nord Est), i presidenti delle organizzazioni di volontariato di tutta Italia. I settori nei quali l'insoddisfazione è più alta sono quello dell'ambiente, quello dei beni culturali e quello del sociale.

Per informazioni

www.festivalvolontariato.it

19 aprile 2013