Fonte www.west-info.eu - Adam Holland, originario del Tennessee, ragazzo con sindrome di Down, aveva solo 17anni nel 2004, quando gli è stata scattata una fotografia mentre partecipava a un corso d'arte presso il Vanderbilt Kennedy Center. Una struttura per persone con disabilità dello sviluppo. Nella foto Adam è ritratto sorridente mentre soddisfatto mostra all'obiettivo un foglio con un disegno da lui appena realizzato.

Quasi dieci anni più tardi, tuttavia, i genitori del giovane Holland, Pamela e Bernard, hanno presentato una denuncia dicendo di essere rimasti "storditi" nel trovare l'immagine del proprio figlio alterata e pubblicata più volte sul web. In particolare, gli Holland hanno scoperto che una stazione radio di Tampa, in Florida, ha postato la foto del figlio sostituendo la scritta originale del disegno con le parole "Retarded News". Un altro sito, poi, avrebbe utilizzato l'immagine di Adam per pubblicizzare un dispositivo scaricabile a pagamento chiamato "Retarded Handicap Generator". Una terza istanza presentata dalla famiglia riguarda il caso di un uomo del Minnesota che ha postato su Flickr un'immagine che sostituisce le parole disegnate dal ragazzo Down con un'espressione che richiama espliciti atti sessuali.

Sulla base di questi fatti gli Holland hanno presentato davanti un tribunale federale una causa nei confronti della stazione radio, del proprietario del sito online e dell'utente di Flickr. Secondo i genitori la pubblicazione di "immagini ingannevoli, false, fuorvianti e diffamatorie non autorizzate" ha causato "grave angoscia mentale e stress emotivo" e chiedono danni compensativi e punitivi per un totale di 18 milioni di dollari. In dibattito pubblico è aperto per un caso unico nel suo genere. Nel paese della libertà non ci possono essere argomenti tabù, e nessun individuo sulla terra può essere al di sopra della satira.

Tuttavia, molti sostengono che sia cosa completamente diversa prendere l'immagine di un ragazzo con disabilità, senza il suo permesso, e usarla per prendersi gioco di lui. "Non si può semplicemente utilizzare la foto di qualcuno e attribuirgli commenti disumanizzanti", ha detto l'avvocato della famiglia Holland. Si tratta di un settore del diritto che non ha tenuto il passo con la tecnologia moderna e la famiglia, attraverso il ricorso davanti ai giudici, spera di stimolare il cambiamento. Varrà 18 milioni di dollari? Improbabile secondo alcuni giuristi americani. Con un po' di fortuna, però, la querela farà in modo che d'ora in avanti ci si penserà due volte prima di appropriarsi di immagini altrui utilizzandole in modo umiliante e beffardo nei confronti di un'intera comunità di persone.

7 maggio 2013