Fonte www.superando.it - All'inizio di agosto, il Coordinamento H per i Diritti delle Persone con Disabilità nella Regione Siciliana, la Rete dei CSE (Centri Socio Educativi) per Disabili di Palermo e il Forum del Terzo Settore Sicilia, insieme ad Associazioni tra cui l'AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) e l'ANFFAS Sicilia (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), hanno partecipato a un incontro con i rappresentanti istituzionali dell'Isola, presso l'Assessorato Regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro. Sugli esiti e sulle varie questioni aperte, riferisce per i lettori l'ANFFAS Sicilia.

Durante la prima parte dell'incontro tenutosi presso la Regione Sicilia il 4 agosto scorso, si è discusso soprattutto del Fondo per la Non Autosufficienza 2013, prima interamente destinato al buono socio-sanitario, oggi ripartito su più azioni di intervento. Una questione – gravissima – che è stata posta sin dall'inizio sul tavolo è quella riguardante proprio l'utilizzo di quel Fondo, destinato sino ad oggi all'ordinarietà dei servizi, nonostante esso sia di natura straordinaria. Da qui, pertanto, considerata anche l'urgenza e la necessità di razionalizzare risorse sempre più esigue, si è auspicata una concertazione più ampia con l'Assessorato alla Salute e con l'intero mondo del Terzo Settore – proprio perché più prossimo ai cittadini – per arrivare, quale fine ultimo, a una programmazione mirata, che non tenga conto delle sole disponibilità finanziarie, ma della valutazione del bisogno reale, attraverso lo strumento delle Unità di Valutazione della Disabilità (UVD) e dei progetti individualizzati, come da articolo 14 della Legge Nazionale 328/00.

A parer nostro, infatti, l'adozione di tali strumenti come "porta di accesso" ai servizi consentirebbe una giusta valutazione del bisogno e quindi un utilizzo razionale delle risorse stesse, oltre all'indispensabile istituzione di buone prassi di concertazione e monitoraggio, che coinvolgessero, ai diversi livelli di competenza, Assessorato Regionale e Terzo Settore, oltreché, a livello intermedio, i Distretti Socio-Sanitari.

Si è poi parlato anche dell'articolo 10, come attualmente formulato, della cosiddetta "Finanziaria Ter" della Regione Sicilia [approvata l'11 agosto scorso, senza 21 articoli impugnati in precedenza dal Commissario dello Stato, N.d.R.], in quanto il rischio è che nella competenza del socio-sanitario vadano a confluire interventi aventi diversa natura (assistenziale, di cura ecc.).

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1 settembre 2014