Fonte www.disablog.it - Anche tra le persone con disabilità c’è chi ama viaggiare e andare alla scoperta di località, culture e gastronomie completamente diverse dalla loro. Per andare incontro a coloro che vogliono viaggiare, quindi, la Rete Europea per il Turismo Accessibile ha divulgato proprio in queste ore la 2a edizione della “Guida sul Turismo accessibile nel mondo“, redatta per l’occasione da Martin Heng per Lonely Planet.

Si tratta di una guida purtroppo disponibile in sola lingua inglese, ma che nasce come un progetto che vede la collaborazione di Lonely Planet ed ENAT e che col passare del tempo potrebbe svilupparsi fino ad esser reso disponibile anche in altre lingue.

L’obiettivo di questo manuale è semplice e scontato: promuovere il turismo accessibile in primo luogo per le persone con disabilità, ma poi anche per il turismo stesso che chiaramente vede nelle strutture e nelle località accessibili un’ulteriore forma di business.

La guida in questione appare suddivisa in cinque sezioni fondamentali, ciascuna delle quali si focalizza su una questione specifica. La prima, “Country-by-country resources” riporta siti e riferimenti di governi, istituzioni, autorità locali, organizzazioni governative o no-profit, imprese e realtà varie che possono rendere più bella l’esperienza turistica di una persona con disabilità.

La seconda sezione si intitola “Personal travel blogs” e, come dice il nome stesso, non è altro che un’area in cui viene dato spazio al racconto e al confronto delle varie esperienze di viaggio di persone con disabilità. Questa è praticamente la sezione più giusta per scambiarsi consigli, informazioni e pareri.

La terza area, “General resources“, propone una serie di siti utili per avere informazioni di carattere generale in merito al turismo accessibile quando non si ha ancora in mente una meta di viaggio precisa. E’ la sezione adatta quindi per prendere una decisione in termini di meta in cui andare!

Ci sono poi le ultime due sezioni, la “Specialist travel agents and tour operators” e la “Specialist adventure sports organisations“, laddove la prima non è altro che una lista di agenzie di viaggi e di tour operator specializzati nel turismo accessibile, mentre la seconda è un’area pensata per le organizzazioni sportive che vogliono far vivere un’esperienza adrenalinica.

9 gennaio 2017